Cacciatori di borghi, venite a me! Oggi si va alla scoperta dei borghi meno conosciuti nella parte occidentale dell’Umbria!
Quando si vive in una grande città e si ha solo il weekend libero, potrebbe risultare difficile decidere dove andare. C’è chi va al mare, chi preferisce la montagna e chi le città d’arte. Ma hai mai pensato di passare un weekend alla scoperta delle tradizioni nostrane, in posti che sembrano usciti da uno di quei film di Hollywood pieno di stereotipi italiani?
Così ho deciso di passare un weekend alla scoperta dei piccoli borghi meno conosciuti dell’Umbria.
Ecco dove sono stata e cosa ho visto!
Cosa vedere
Paciano (PG)
Si tratta di un piccolo borgo abitato da poco meno di 1000 anime, e se sei un fan di Ed Sheeran, sappi che ha una casa qui in zona e voci locali dicono di avvistarlo spesso al bar.
Ma oltre ad andare a caccia di celebrità, c’è altro da fare e da vedere a Paciano.
Se sei interessato all’arte puoi andare a visitare la Confraternita del Santo Sacramento, dove c’è una Crocifissione dipinta da Francesco di Castel della Pieve, pittore maestro del Perugino. E fai attenzione ai dettagli! Se guardi bene, noterai l’anima del ladrone di destra uscire dal suo corpo, con il diavolo pronto a prenderla con sé!
Nel centro storico c’è Palazzo Baldeschi, oggi sede di TrasiMemo, Museo Banca della Memoria del Trasimeno, uno spazio in cui far vivere i saperi del lavoro artigianale, e dove vengono organizzati anche workshop sulla ceramica e sulla tessitura.
Prima di ripartire da Paciano merita una visita anche una chiesa poco fuori le mura, la Chiesa della Madonna della Stella.
Panicale (PG)
Eccomi in uno dei borghi più piccoli che abbia mai visitato! In questa cittadina silenziosa ci abitano la bellezza di… 30 persone!
Quindi, oltre al silenzio, alla pace e alla tranquillità, potrai visitare il piccolo Teatro Caporali, un vero e proprio gioiello, e la Chiesa di San Sebastiano, famosa per un’opera del Perugino, il Martirio di San Sebastiano.
Piegaro (PG)
Non avrei mai immaginato di trovare un Museo del Vetro in Umbria! Ebbene sì, Piegaro era un centro famosissimo per la lavorazione di questo materiale, e oggi, nelle sale della vecchia vetreria, c’è un interessante museo!
Allerona (TN)
Qui ho conosciuto la signora Irma, un’abile cestaia che mi ha spiegato come lavorare il vimini, dalla ricerca degli arbusti adatti fino a quando con maestria li intreccia.
Oltre alla signora Irma una cosa mi è rimasta impressa di questo borgo: il grande lavatoio, dove nei tempi passati le donne si riunivano per lavare i panni e fare due chiacchiere.
Montegabbione: il castello di Montegiove (TR)
Forse uno dei posti più affascinanti che ho visitato in questo weekend!
Il castello non è aperto al pubblico, se non per degustazioni di vino che, dato anche il prezzo molto economico (sto parlando di 15 euro), ti consiglio assolutamente di fare.
Sono stata guidata nelle sale del castello e nelle cantine da Lorenzo Misciattelli Mocenigo Soranzo, che come avrai capito dai tanti cognomi, un po’ di sangue blu ce l’ha.
Quindi, bellissimo posto, ottimo vino e nobile compagnia… serve altro?
Parrano (PG)
Camminando per questo borgo, ti imbatterai in un anello di ferro affisso ad un muro: è la cosiddetta gogna, luogo in cui i colpevoli venivano legati per essere esposti al pubblico ludibrio.
Il sindaco in persona poi mi ha guidata tra le viuzze illuminate dai lampioni mostrandomi con orgoglio il forno cittadino, dove tuttora viene cotto il pane in occasione di alcuni eventi.
E continuando tra le viuzze illuminate dai lampioni, incontrerai l’antico forno cittadino, dove tuttora viene cotto il pane in occasione di alcuni eventi.
Città della Pieve (PG)
Sono già stata a Città della Pieve qualche mese fa in occasione di Zafferiamo. Cliccando qui trovi una guida dettagliata di questo borgo pieno di vicoletti e di case in mattoni rossi.
Salci (PG)
A pochi chilometri da Città della Pieve sorge questo borgo dimenticato, dove fino agli anni ’60 vivevano quasi 1500 persone. Oggi invece quasi tutto sta cadendo in rovina. La gente ha abbandonato questo luogo fino a renderlo un borgo fantasma.
Artigianato
Antico Cotto Pievese
Fabrizio è il titolare di questa azienda che produce mattoni e anfore per vino e olio. Parla del suo lavoro con passione, ci fa vedere come i mattoni vengono ancora oggi fatti a mano ed essiccati su un pavimento riscaldato, ci mostra un forno enorme che raggiunge temperature impensabili, e spiega che a volte i forni così collassano, che in fondo è il rischio del mestiere. Racconta anche come l’azienda sia nata per una storia d’amore e di come, negli anni, la tecnologia abbia preso il sopravvento. Ormai i suoi dipendenti sono diminuiti dell’80%, ma lui resiste, offrendo ai suoi clienti prodotti di qualità.
Indirizzo : 7 km dall’uscita Fabro dell’autostrada Roma Firenze
Iron & Design
In questa piccola azienda artigianale ho assistito ad una dimostrazione della lavorazione artigianale del ferro battuto. La famiglia Lispi da ben 4 generazioni si occupa di fornire arredi di lusso e non solo!
Indirizzo: Via della Fornace snc, Loc. Ponticelli – Città della Pieve
Azienda agricola Pomario
Questa bellissima azienda agricola immersa nel verde appartiene ai conti Spalletti Trivelli, e oggi produce vino e olio di grande qualità. In più, tutto intorno alla loro tenuta, ettari di bosco proteggono le loro culture da contaminazioni esterne. Da provare, il loro vino bianco invecchiato nel legno.
Indirizzo: Loc. Pomario – Piegaro
Dove mangiare e dormire
Casa Rondini
Da Franco si mangia molto bene! L’accoglienza è stata ottima e per la prima volta ho provato l’aglione, un aglio enorme usato spesso per condire tipi di pasta come i pici. Poi sul dolce, una torta di noci con crema allo zafferano, c’era veramente da battere le mani.
Indirizzo: Pian di Faiolo, 28, 05010 Montegabbione
Agriturismo Cornieto
La proprietaria di questo agriturismo, Rita, è una donna dinamica con tanta voglia di fare e tanta energia positiva. Tutta la struttura è circondata da un orto e un uliveto. E anche qui ottima cucina, biscottini al vino deliziosi e dell’olio da riportare assolutamente a casa.
Indirizzo: Località Cornieto 2, Monteleone D’orvieto
Antheia
Maria e Cesare hanno deciso tanti anni fa di lasciare il Piemonte per una nuova avventura in terra umbra. Così, dalle stanze di un ufficio si sono trovati a ristrutturare un casale immerso nel verde e ad innamorarsi di una cagnolina randagia. Oggi offrono agli ospiti prodotti con il loro zafferano, tra cui un buonissimo sciroppo da gustare sui formaggi, marmellate fatte in casa e le tante coccole di Joy, un cagnolino dolcissimo che vorresti davvero riportare a casa tua.
Indirizzo: Vocabolo Sassara 1, Monteleone d’Orvieto
Podere Umbro Apartments
Il podere umbro è un’oasi di pace e relax vicino città della Pieve. Gli appartamenti sono spaziosi e comodi, è dispongono di tutto l’occorrente per un’ottima vacanza! Il panorama circostante è mozzafiato e non dimentichiamo i due cavalli che vi daranno il buongiorno tutte le mattine, in attesa di coccole.
Indirizzo: Vocabolo Acquaiole 6, Città della Pieve
Anch’io ho amato il castello di Montegiove ! ?
eh, me lo ricordo bene il nostro castello! ahahahah
Sintesi perfetta di una regione straordinaria che io amo particolarmente. Grazie.
e ce ne sarebbe ancora tanto da scrivere! 🙂
Sono stata in Umbria tanti anni fa e ne ho un bellissimo ricordo. Mi piacerebbe molto tornare ma credo che partendo da Piemonte dovrei prevedere tre giorni. Tra tutti i posti quello che mi ispira di più è il castello di Montegiove ❤️
il castello è bellissimo! Dovresti vedere gli interni e le cantine… te ne innamoreresti! 🙂
Vedo che il Castello di Montegiove non è rimasto nel cuore solo a me! 🙂 Sono tutti posti molto belli, e l’artigianato locale ha radici antiche molto interessanti. Hai fatto un ottimo riassunto di questa zona meravigliosa! 🙂
Eh, il Montegiove è rimasto nel cuore a tutte… il nobile Lorenzo, il vino, la vista, il castello… occhi a cuoricino proprio! 🙂
Concordo in pieno sull’amdare per borghi! Qui ne hai visti di splendidi. Segno tutto, per il prossimo viaggio in Umbria!
prima o poi anche io verrò a trovarti nella tua zona! 🙂
No ma che amori i due cavallini! *_* Sembrano quasi in posa, per come guardano dritti nell’obiettivo! Allora molti dei borghi che hai citato li conosco solo di nome e non ci ho mai messo piede ma non immaginavo quante cose si potessero fare in un tour per borghi umbri! Oggi c’è la tendenza (e per fortuna) di rivalutare tantissimo questi piccoli agglomerati dell’Italia centrale, riprendendone vecchi edifici, botteghe e abitazioni. Da borghi abbandonati hanno riscoperto una vocazione turistica che ha fatto centro nella voglia di riscoprire il nostro territorio.Spero di ritornarci presto in Umbria così ripercorro il tuo itinerario! Che tesori quei due…l’ho già detto? 😛
E mi raccomando, una volta in Umbria non dimenticare di andare a salutare i due cavallini! 😉
Sono rimasto affascinato dal Teatro di Panigale: in un borghetto del genere è una vera perla inaspettata!
Che bella guida comunque! Grazie per i consigli, ne faremo buon uso! ?
Il teatro è stata una vera sorpresa anche per me! Avrei tanto voluto vederci uno spettacolo! 🙂
Quante cose da vedere! Mi hanno colpito molto il teatro di Panicale, il museo del vetro di Piegaro e il castello di Montegiove. Sono stata un paio di volte in Umbria ma tornerei volentieri per dedicare un po’ di tempo a questo piccoli borghi!
Anche io ero stata spesso in Umbria ma mai in questa zona! Merita davvero tanto! 🙂
Ciao! Considero l’Umbria un po’ come l’estensione della Toscana. Hai descritto tante cose da vedere. A dicembre ero ospite di amici in Umbria. Appena possiamo mio marito ed io ci andiamo. E’ una regione bellissima.
piace molto anche a me, e diciamo che è anche vicina! 🙂
Che bell’itinerario. Mi piace molto visitare luoghi poco turistici e senza folla!
a chi lo dici! Anche io preferisco i posti un po’ sconosciuti!
Molto carini questi borghetti! Poi non ne conosco nemmeno uno, quindi la prossima volta che andrò in Umbria devo rimediare! Hai anche scoperto l’artigianato locale, cosa a cui tengo molto anch’io 🙂
io cerco sempre di portare a casa dei souvenir di artigianato 🙂
Mi sento davvero ignorante ora! Pensavo di conoscere abbastanza bene l’Umbria e i suoi borghi, ma dopo aver letto il tuo articolo mi sono resa conto di quanto ancora mi manca di questa magica regione! Mi metto subito all’opera, devo recuperare assolutamente seguendo i tuoi preziosi consigli 🙂
eh, purtroppo non basta una vita per vedere tutto quello che vogliamo! 🙂
Io ho adorato i borghi della Val Nerina, un pezzo di Umbria che proprio non conoscevo e che è stato capace di conquistarmi.
l’Umbria è davvero una bella regione, in ogni suo angolo! 🙂
Sono stata un paio di settimane fa in quelle zone, precisamente a Monteleone d’Orvieto. Che dire? Questo borghi sono bellissimi e riassumono in piccolo il bello dell’Italia: arte, storia, artigianato, natura e buona cucina.
uuuhhh com’è stato il tour?