In genere si viaggia per visitare posti e per scoprire nuove culture, ma chi di voi ha mai fatto un viaggio nel tempo per conoscere un’epoca?
Io l’ho fatto, proprio questo week end.
Ho preso la mia personale macchina del tempo su un binario della Stazione Termini per dirigermi verso il Mar Adriatico.
Scendo dal treno dopo circa 4 ore passate a guardare dal finestrino l’avvicendarsi di montagne, cave e paesi in pietra quasi sospesi sulla cima dei colli.
Scesa dalla mia macchina del tempo vengo accolta da ragazze vestite a pois che ballano il boogie nel fossato di un castello.
Cerco la mia macchina fotografica per fotografarle, ma qualcosa in me è cambiato! La macchina del tempo non solo mi ha portato in un’altra epoca, ma mi ha anche trasformata! I miei shorts sono diventati un’ampia gonna a pois, tra i miei capelli c’è una fascia con un bel fiocchetto e le mie labbra sono di un rosso sgargiante.
Caldo, fa molto caldo.
Vicino ai danzatori ci sono degli stand dove posso bere qualcosa. Mentre sorseggio il mio Harvey Wallbanger decido di fare un giro. Mi sembra di camminare tra le pagine di un vecchio numero di Grazia di 60 anni fa tra stand pieni di vestiti a dir poco vintage. Rimango sorpresa nel vedere caste vestaglie da notte rosa confetto vicino ad esuberanti corpetti da pin up, camicie hawaiane e bretelle, ciliegie da mettere tra i capelli e veline per rendere ancora più ammiccanti gli occhi truccati con una bella riga di eye liner.
Non so dove andare, non so che fare, sono disorientata, sono in un altro posto e in un’altra epoca.
Papà tatuati e con i baffi ricurvi tengono per mano bambini con calzoncini corti e berretto all’irlandese, ragazze salgono su vecchie Lambrette mettendo le gambe di lato per non rovinare il tulle delle loro gonne larghe, in mezzo alla piazza un gruppo di militari osservano ammiccando delle signorine con grandi occhiali da sole e capelli raccolti.
Vado a prendere un po’ di aria.
Arrivo alla Rotonda sul Mare, un vecchio edificio costruito nel 1933, ma anche da lì sento suonare lo swing. Guardo e dentro ballano tutti, giovani e anziani.
Fuori vecchie macchine aspettano i loro proprietari per riportarli a casa.
Torno in centro città, ormai si è fatta sera.
Un bambina con un abito a righe fa fermare la mamma davanti ad un negozio di giocattoli. Vuole il cavallo a dondolo, ma la mamma le comprerà una trottola di latta.
La musica non smette mai di suonare, Il Trio Lescano lascia il passo ad Elvis sul grande palco dell’Annonario. Un ragazzo in derby shoes, bretelle e papillon mi porta a ballare in pista. Mi lancio e volteggio insieme ad altri che si cimentano in qualche facile passo del rock acrobatico.
Sono le 5 del mattino, voglio tornare a casa, ma non ci sono mezzi pubblici.
Vado verso la statale, alzo il pollice, e il signor Sauro mi porta fino alla porta della mia stanza.
Sono tornata nel 2016.
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Che esperienza fantastica! Gli anni ’50, poi, sono un periodo che mi affascina molto. L’anno prossimo mi piacerbbe molto partecipare 🙂
Siiii ne vale proprio la pena organizzare un viaggetto! Sto scrivendo un articolo con le info utili, magari ti potrà servire! ?
Perfetto grazie 🙂
L anno prossimo ti prego avvisami prima…. Sai che spasso fare foto foto foto foto foto foto foto foto!
L’anno prossimo ci organizziamo taaanto tempo prima! ?
Wooooow, bellissimo! Poi gli anni ’50 sono un periodo fantastico e sarebbe bellissimo catapultarsi in questo mondo per qualche giorno!
Grazie per avercelo segnalato Stefi! 🙂
siii ragazzi il prossimo anno dovete andare assolutamente! 🙂
Non lo conoscevo questo evento! Che te lo dico a fare che mi sono incantata sulla foto dei militari vintage? *_*
Che anni splendidi che devono essere stati! Diciamo che la nostra fortuna è poterli apprezzare attraverso i racconti, i film, i documentari pur senza patirne i lati negativi.
Perchè oh se c’erano i lati negativi!
In primis il fatto che non avevano ancora inventato il low cost! 😛
Diciamo che ora come ora vanno un po’ di moda, e anche io non sono immune al loro fascino.
Per esempio adoro la musica di quegli anni, i balli, i vestiti a pois, e andare a Senigallia è un vero e proprio tuffo nel passato.
Tutto a tema, anche le vetrine dei negozi.
E ogni tanto trovi anche le locandine dei primi itinerari in crociera e dei primissimi voli. Insomma, il turismo nasce proprio in questi anni, ma certamente non low cost! 🙂
Che incanto Stefania! Prima o poi dovrò partecipare, perché questa manifestazione mi ha sempre tanto incuriosita. Ma io vorrei anche indossare il giusto quantitativo di tulle e pois, per sentirmi a mio agio 😉
Adoro qualsiasi manifestazione che rievoca il passato. Ad esempio, anche se da qualche anno ho mollato un pò, ho sempre preso parte a feste medievali e rinascimentali.
Ma una vera rievocazione degli anni Cinquanta….wow! So già che me ne innamorerei! Ho sempre trovato bellissimi ed eleganti, le donne e gli uomini in quel periodo. Sapevano davvero come vestirsi, comportarsi, atteggiarsi, muoversi..
Un vero salto di qualità, indietro nel tempo. E poi, se dici Elvis…io ci resto secca 🙂
Baci,
Claudia B.
Ti dico un segreto, ho un po’ di vestiti anni 50 nel mio armadio e questa è stata l’occasione buona per sfoderarli! 🙂
Non ho mai partecipato a rievocazioni storiche, mi piace guardarle ma non parteciparvi. Pensa, una volta sono andata in Belgio proprio perché c’era una rievocazione che mi interessava parecchio! 🙂
Ohhhhh adoro il vintage! Adoro i pois! E adoro i loro vestiti *_*
Nel mio armadio non mancano mai vestiti a pois, li trovo cosi eleganti ed indossarli per questa occasione sarebbe il top!
(ma quanto sono bellini i militari in abiti retrò?)
Anche io ho un sacco di abiti a pois, ogni tanto li metto anche per uscire ma diciamo che a volte sono un po’ esagerati! 🙂
E se ti piace il genere, per ampliare il tuo guardaroba, non puoi perdere questo evento, ci sono un sacco di negozi e bancarelle molto carine anche se a volte i prezzi sono esorbitanti! 🙂