Appena arrivati a Vianden vi sembrerà di essere in un film della Disney. Un placido paesino con case a graticcio adagiate sul fiume sormontato da un enorme castello che lo domina dalla collina.
Oltrepassate il ponte e iniziate la salita verso il castello. Prendete la Grand Rue e poi proseguite verso la Montee Du Chateau.
Raggiungete così una delle più grandi residenze medievali europee. Data la sua importanza strategica questa rocca fu usata da sempre a scopo difensivo: già all’epoca romana qui si ergeva un forte. Nel XII secolo diventa residenza dei conti di Vianden che da questa altura controllavano la via per Bastogna.
Nel biglietto di ingresso è compresa anche l’audioguida, che, in maniera un po’ monotona, spiega la storia del palazzo, la funzione delle sue stanze e anche gli oggetti esposti nelle teche.
Iniziate la visita dal cortile con la torre ottagonale, poi proseguite all’interno.
Nella prima sala guardate il meccanismo di chiusura del baule. Una vera e propria opera di ingegneria!
Molto interessante è la storia della cucina. Qui passavano i semplici cittadini per accedere nel palazzo nel periodo tra il 1256 e il 1266, quando la cappella del castello fu usata come chiesa della città fin quando costruirono la chiesa del paese. Da quaggiù, grazie al buco centrale, potevano ascoltare in modo discreto la funzione che si svolgeva nel piano superiore al cospetto dei nobili.
Nella sala successiva soffermatevi ad osservare una cotta di maglia veramente ben conservata: è stata trovata in un mercato antiquario di Arezzo.
Ora potete salire nel piano della cappella riservato ai nobili! Qui trovate la tipica architettura renana di transizione tra arte romanica e gotica, in una cappella con pianta a 10 lati. La particolartà che colpisce di più sono i colori accesi: alcune indagini hanno permesso agli studiosi di trovare i colori usati in antichità e in fase di restauro sono stati usati gli stessi toni!
Salite ora nella Galleria Monumentale chiaramente ispirata alle logge italiane, anche se il clima delle Ardenne poco si presta a rilassanti passeggiate sotto il portico.
Nella Sala dei banchetti notate gli stemmi sopra il camino, sono gli stemmi di Nassau e Luz, intervallati da alcune rosette.
Il simbolo della rosetta la ritroviamo anche nella Sala della feste, detta anche di Vic Abens, fondatore dell’associazione Gli amici del Castello che si occupa del castello di Vianden. Su una piccola porta notate la rosa scolpita: sicuramente all’interno si trovava una sala riunioni e questa rosa stava a significare che tutto ciò che si diceva all’interno non poteva essere riportato fuori.
Nella grande Sala dei Cavalieri, spesso, attori in costume medievale vi mostreranno antiche tecniche usate nel ricamo, antichi giochi da tavolo e suoneranno strumenti musicali dell’epoca.
Come ultima cosa, soffermatevi sul pozzo: leggenda vuole che ci sia un’uscita segreta, ma le indagini non hanno confermato questo racconto!
Ora siete pronti per uscire dal castello ma solo dopo aver sbirciato nella piccola cantina: se il bar fosse aperto fermatevi a bere un buon bicchiere di vino!
Poi scendete per la Grand Rue.
Qui, tra il numero 58 e il 60 si apre un piccolo passaggio con una scalinata. Prendetela e salite fino ad arrivare davanti ad un campanile del 1600 su una piccola rocca. Non si può entrare, ma da qui si gode una bella vista sulla città e sul castello.
Ora tornate sulla Grand Rue e svoltate subito dopo l’Hotel Heintz: nel vicolo potete visitare un bel chiostro di un convento dei Padri Trinitari del 1248.
Tornate fino al ponte della città. Qui c’è la casa di Victor Hugo . Lo scrittore visse a Vinden almeno 3 mesi, tempo sufficiente ad inimicarsi l’architetto che aveva il compito di ricostruirne il castello: secondo lui non era all’altezza.
Ora costeggiate il fiume Our e andate al 39 Rue du Sanatorium e prendete la Télésiège, la funivia che in una decina di minuti, dopo aver superato strade, il fiume e querceti, vi porta sulla collina di fronte al castello. Da qui si ammira, tra una pianta e l’altra, il castello oppure ci si può fermare al bar per una pausa rilassante.
Ma quanto è bello questo castello!! Quando ho visto la foto del portico ho esclamato: “bello!” … e già mi sono vista lì a passeggiare ….
Tra le altre cose ho un piccola fissazione per i castelli e quando ho letto il titolo castello da fiaba, non ho potuto evitare di leggere questo articolo!
Ecco un altro castello da aggiungere alla mia lista chilometrica!!!
il Lussemburgo ha così tanti castelli che ne ho perso il conto! 🙂